Effetti collaterali della pillola contraccettiva
Inviato: 01/10/2023, 15:47
Di tutto quello che si dice sulla pillola, cosa è vero e cosa no? Vediamolo assieme!
Iniziamo con lo sfatare una serie di falsi miti sulla pillola
NON provoca significativi aumenti o diminuizioni del peso corporeo.
NON influisce negativamente sull’umore.
NON influisce sulla funzione sessuale e sulla libido.
Dopo l’interruzione, indipendentemente dal tempo di utilizzo, il ripristino delle mestruazioni avviene in media in 32 giorni e il tasso di gravidanza è paragonabile alla popolazione generale.
Gli effetti collaterali, generalmente precoci invece comprendono:
Nausea, dolenzia al seno e mal di testa sono di solito disturbi minori e rari (<10 % delle donne) dopo l'inizio della pillola. Di solito, questi sintomi si risolvono entro i primi mesi dall'uso.
Spotting. E un sanguinamento non programmato. Rappresenta l'effetto collaterale precoce più comune dopo l'inizio della pillola. Interessa la metà delle donne durante il primo ciclo di utilizzo e migliora rapidamente nei mesi successivi. Lo spotting NON significa diminuzione dell'efficacia contraccettiva.
Le pillole con basse dosi di estrogeni sono associate a tassi più elevati di spotting.
L’unico vero rischio della pillola è quello dì TROMBOSI VENOSA. Ma vediamo di capire un attimo il problema.
La pillola aumenta da 3 a 5 volte il rischio di trombosi venosa profonda.
Ma.. in una donna non gravida che non assume la pillola il rischio assoluto di trombosi venosa è 1-5 casi ogni 10000 donne l’anno. In gravidanza il rischio di trombosi sale a 5-20 casi ogni 10000 donne l’anno. Nel post parto 40-65 casi ogni 10000 donne l’anno.
Nelle utilizzatrici della pillola il tasso è di 6 casi ogni 10000 donne l’anno, più alto (8 casi) per chi usa il cerotto o l’anello (6-7 casi).
Il rischio assoluto è più alto tra le donne con condizioni associate come la trombofilia, fumo, obesità, sindrome dell'ovaio policistico, età avanzata e immobilizzazione.
Per questo motivo è fondamentale riconoscere i soggetti con rischio di base aumentato e utilizzare cautela nella somministrazione. Ma abbiate fiducia del vostro ginecologo
Iniziamo con lo sfatare una serie di falsi miti sulla pillola
NON provoca significativi aumenti o diminuizioni del peso corporeo.
NON influisce negativamente sull’umore.
NON influisce sulla funzione sessuale e sulla libido.
Dopo l’interruzione, indipendentemente dal tempo di utilizzo, il ripristino delle mestruazioni avviene in media in 32 giorni e il tasso di gravidanza è paragonabile alla popolazione generale.
Gli effetti collaterali, generalmente precoci invece comprendono:
Nausea, dolenzia al seno e mal di testa sono di solito disturbi minori e rari (<10 % delle donne) dopo l'inizio della pillola. Di solito, questi sintomi si risolvono entro i primi mesi dall'uso.
Spotting. E un sanguinamento non programmato. Rappresenta l'effetto collaterale precoce più comune dopo l'inizio della pillola. Interessa la metà delle donne durante il primo ciclo di utilizzo e migliora rapidamente nei mesi successivi. Lo spotting NON significa diminuzione dell'efficacia contraccettiva.
Le pillole con basse dosi di estrogeni sono associate a tassi più elevati di spotting.
L’unico vero rischio della pillola è quello dì TROMBOSI VENOSA. Ma vediamo di capire un attimo il problema.
La pillola aumenta da 3 a 5 volte il rischio di trombosi venosa profonda.
Ma.. in una donna non gravida che non assume la pillola il rischio assoluto di trombosi venosa è 1-5 casi ogni 10000 donne l’anno. In gravidanza il rischio di trombosi sale a 5-20 casi ogni 10000 donne l’anno. Nel post parto 40-65 casi ogni 10000 donne l’anno.
Nelle utilizzatrici della pillola il tasso è di 6 casi ogni 10000 donne l’anno, più alto (8 casi) per chi usa il cerotto o l’anello (6-7 casi).
Il rischio assoluto è più alto tra le donne con condizioni associate come la trombofilia, fumo, obesità, sindrome dell'ovaio policistico, età avanzata e immobilizzazione.
Per questo motivo è fondamentale riconoscere i soggetti con rischio di base aumentato e utilizzare cautela nella somministrazione. Ma abbiate fiducia del vostro ginecologo